storia del confetto
Cenni Storici
Il confetto ha origini molto antiche, addirittura era conosciuto già in epoca romana ed anche allora erano usati per celebrare nascite e matrimoni, ma siccome lo zucchero non esisteva ancora, la mandorla veniva ricoperta con un preparato di miele e farina.
Secondo altre fonti si pensa che il confetto nacque intorno al 1200 d.C. dove ed anici venivano ricoperte da miele indurito, questi dolci erano molto apprezzati dalla nobiltà ed erano conservati in cofanetti preziosi e finemente decorati.
In oriente si usava confettare frutta candita e che poi i nobili gettavano al popolo dai balconi, inoltre si usava confettare medicinali amari per ottenere un guscio dolce e gradevole specialmente per i bambini.
Ma fu intorno al 1400 che a Sulmona, in Abruzzo si iniziò la moderna fabbricazione dei confetti ricoprendo la mandorla con dello zucchero, e sempre in questa città, presso il monastero di Santa Chiara si sviluppò la lavorazione artistica di questi dolcetti confezionati a forma di grappoli, spighe o fiori. Nello stesso periodo il confetto veniva usato per accogliere gli ospiti ed anche per festeggiare i voti di monache e sacerdoti
La lavorazione del confetto
I confetti si producono con le cosiddette bassine che sono caldaie costruite in rame od acciaio, queste ruotano su un asse orizzontale od obliquo e sono a forma di tamburo o pera
All’ interno della bassina, che ruota continuamente, si aggiunge del saccarosio che con l’ aria calda evapora ricoprendo la mandorla con uno strato di zucchero e questa fase viene ripetuta più volte per poi passare ad una successiva fase di lisciatura e lucidatura ed a volte un'altra fase di coloratura, questa lavorazione richiede generalmente due o tre giorni.
Il colore è stato aggiunto per contraddistinguere il tipo di cerimonia da festeggiare.
La nascita della Bomboniera
La bomboniera in fondo è nata per contenere confetti e veniva utilizzata in Francia con il nome di bombonnière da cui deriva il nome dei dolcetti dell’epoca, i bon bon.
Nelle corti francesi le nobildonne usavano queste preziose scatolette in modo da poter portare sempre con sé dei deliziosi dolcetti ed erano considerate uno status symbol.
Comunque, in italia la bomboniera era già in uso nel XV secolo e le famiglie le scambiavano in occasione di fidanzamenti in quanto il confetto era segno di prosperità e fecondità.
Spesso le scatole contenenti i confetti erano dei propri e veri gioielli ed erano realizzate in madreperla, avorio e metalli preziosi e pure alla corte di Luigi XIV di Francia si regalavano preziose bomboniere.
Nel 1986, in occasione delle nozze del principe di Napoli e futuro re d’ Italia Vittorio Emanuele con Elena di Montenegro, gli sposi donarono agli invitati delle bomboniere dando di fatto il via alla tradizione ancora oggi popolare, e se la bomboniera oggi è prodotta con una infinità di materiali, resta sempre legata al confetto che è simbolo di buona fortuna.
Il confetto nella letteratura
Goethe regalò alla futura moglie uno scrigno colmo di confetti, ma sono tanti i letterati che hanno citato il confetto, ad esempio Alessandro Manzoni, Boccaccio, D’ Annunzio, Carducci, Verga, Pascoli, Leopardi.
La mandorla di Avola
I confetti più pregiati sono prodotti utilizzando la mandorla di Avola prodotta in Sicilia e questo grazie alla sua qualità e caratteristico sapore.
Con questa mandorla si ha anche un ottimo risultato estetico grazie alla sua forma appiattita ed ovale che permette allo zucchero di modellarsi sulla sua superficie in un sottile strato.